Il BTP Più è sulla bocca di molti investitori retail, con opinioni contrastanti che mettono in luce punti di forza e debolezze. Alcuni vedono in questa emissione una buona opportunità per diversificare il proprio portafoglio con maggiore flessibilità, mentre altri evidenziano il rischio di cedole inizialmente poco competitive. Analizziamo le considerazioni più discusse per capire se questo strumento è davvero conveniente.

Caratteristiche Chiave del BTP Più: Cosa Attrae gli Investitori?
Il BTP Più sarà in sottoscrizione dal 17 al 21 febbraio 2025 e presenta elementi innovativi che hanno acceso il dibattito tra i risparmiatori.
- Durata di 8 anni, con la possibilità di uscire dopo 4 anni senza perdite di capitale.
- Cedole trimestrali, un vantaggio per chi desidera flussi di reddito più frequenti.
- Step-up rate, che porta le cedole a crescere dopo la metà del periodo.
- Opzione di rimborso anticipato: gli investitori che sottoscrivono all’emissione possono richiedere il rimborso totale o parziale dopo 4 anni.
Queste caratteristiche sono state accolte con favore da alcuni investitori, mentre altri sollevano dubbi sul reale vantaggio della struttura di rendimento.

Dubbi e Perplessità: I Punti più Discussi dagli Investitori
1. Cedole Iniziali Troppo Basse?
Molti investitori avrebbero preferito rendimenti più alti nei primi quattro anni, piuttosto che un aumento successivo. Il rischio, secondo alcuni, è che chi esercita la put dopo 4 anni possa non aver goduto di un rendimento adeguato rispetto ad altre opzioni disponibili sul mercato.
Altri sottolineano che la scelta del rendimento più basso iniziale è una strategia del Tesoro per rendere il titolo meno oneroso per lo Stato, ma potrebbe penalizzare chi investe con un’ottica di breve termine.

2. Meglio Acquistarlo sul Secondario nel 2029?
Alcuni investitori suggeriscono che potrebbe essere più conveniente acquistarlo sul mercato secondario dopo il 2029, se il prezzo dovesse scendere sotto la pari. Questo potrebbe permettere di accedere alla seconda fase del rendimento step-up con una base di acquisto più vantaggiosa.
Inoltre, il comportamento degli investitori al quarto anno sarà determinante: se molti eserciteranno l’opzione di rimborso, il prezzo potrebbe calare rendendo il titolo più interessante per nuovi acquirenti.
3. Assenza del Premio Fedeltà: Un Elemento Penalizzante?
A differenza dei BTP Valore, il BTP Più non offre un bonus fedeltà. Molti investitori ritengono che questo sia un fattore di svantaggio rispetto ad altre emissioni, rendendolo meno attraente per chi ha intenzione di tenerlo fino a scadenza.
Alcuni esperti ritengono che, invece del premio fedeltà, il Tesoro abbia cercato di bilanciare la situazione con cedole più alte nella seconda parte della durata, ma questa strategia non convince tutti.

4. Il Rimborso Anticipato è Davvero un Vantaggio?
Alcuni vedono la possibilità di rimborso a 100 dopo quattro anni come un’opportunità per proteggersi da eventuali fluttuazioni di mercato. Tuttavia, se il titolo dovesse quotare sopra 100 nel 2029, esercitare la put sarebbe meno conveniente rispetto alla vendita sul mercato.
Un’altra questione sollevata riguarda la possibilità che il titolo venga percepito come un investimento “ibrido” tra un BTP a 4 anni e uno a 8 anni. Questo potrebbe limitarne l’attrattiva rispetto ad altri strumenti più chiari nella loro struttura.

Strategie di Investimento Suggerite dagli Investitori Esperti
Basandosi sui commenti più diffusi tra gli investitori esperti, emergono tre principali strategie:
- Per chi cerca sicurezza, acquistarlo in emissione può essere un’opzione interessante se i tassi minimi garantiti saranno competitivi.
- Per chi vuole massimizzare il rendimento, potrebbe essere più conveniente attendere il 2029 e valutare se acquistarlo sul mercato secondario.
- Per chi vuole flessibilità, sfruttare la put dopo 4 anni può essere utile in caso di condizioni di mercato sfavorevoli.
Un’altra strategia suggerita da alcuni investitori più esperti è confrontare il rendimento del BTP Più con quello di altri titoli di pari durata già quotati, per verificare se l’opzione step-up e la put compensino l’assenza di un premio fedeltà.

Considerazioni sulle Condizioni di Mercato
Un fattore critico per valutare la convenienza del BTP Più è il contesto economico generale:
- Se i tassi di interesse saranno in calo nei prossimi anni, il titolo potrebbe rivelarsi un investimento interessante, specialmente se le cedole step-up offrissero un rendimento superiore rispetto agli strumenti presenti sul mercato in quel momento.
- Se l’inflazione dovesse aumentare significativamente, i rendimenti reali potrebbero risultare poco competitivi, rendendo più appetibili i BTP Italia indicizzati all’inflazione.
- Se lo spread BTP-Bund dovesse aumentare, il mercato potrebbe offrire opportunità migliori per chi è disposto a prendersi qualche rischio in più con titoli di Stato di più lunga durata.
Conclusioni
Il BTP Più è un’opzione che divide gli investitori. Alcuni ne apprezzano la flessibilità e la protezione del capitale, mentre altri lo considerano meno appetibile rispetto ad alternative con rendimenti più immediati. La chiave sarà capire quali tassi verranno annunciati il 14 febbraio 2025 per valutare se si tratta di un’opportunità o di un titolo meno vantaggioso.
Aspetti da monitorare:
- I rendimenti minimi garantiti, che determineranno la competitività del titolo.
- L’andamento del mercato dei BTP con durata simile.
- Le strategie di chi punta a sfruttare la put nel 2029.
- L’evoluzione dei tassi di interesse e dell’inflazione.
Per gli investitori che cercano sicurezza e flessibilità, potrebbe essere un’opzione interessante. Per chi punta a massimizzare i rendimenti, un confronto attento con altri strumenti finanziari potrebbe rivelarsi più vantaggioso.