Gli ETF monetari stanno guadagnando popolarità tra gli investitori alla ricerca di soluzioni per parcheggiare la liquidità a breve termine. Tra questi, il XEON (Xtrackers II EUR Overnight Rate Swap UCITS ETF) è spesso al centro delle discussioni grazie alla sua efficienza e semplicità d’uso. Ma è davvero la scelta migliore? In questo articolo analizzeremo i vantaggi e i rischi dell’ETF monetario XEON, confrontandolo con alternative come bond ultrashort e altri strumenti.
Cos’è un ETF monetario come XEON?
Un ETF monetario è un fondo negoziato in borsa progettato per investire in strumenti di debito a breve termine, come titoli di stato o contratti derivati, con l’obiettivo di offrire rendimenti stabili e bassa volatilità.
XEON, in particolare, replica l’andamento del tasso overnight (€STR) tramite swap, una forma di replica sintetica. Questo lo rende un’alternativa interessante ai conti deposito, grazie a:
Alta liquidità: Le quote sono facilmente acquistabili e vendibili.
Tassazione favorevole: Circa il 13,5% rispetto al 26% applicato su strumenti corporate.
Perché considerare XEON per la liquidità?
Gli investitori utilizzano XEON principalmente come “parcheggio” per la liquidità in momenti di incertezza o quando non vogliono immobilizzare capitali per lunghi periodi. Tra i suoi vantaggi principali troviamo:
- Bassi costi operativi (TER): Circa 0,10%, rendendolo una scelta economica per la gestione della liquidità.
- Flessibilità operativa: Può essere utilizzato sia per piccoli investimenti a breve termine che in combinazione con strategie PAC (Piano di Accumulo del Capitale).
- Resilienza in condizioni di mercato normali: Il patrimonio è separato dal gestore e protetto grazie a titoli governativi o swap.
Quali sono i rischi dell’ETF monetario XEON?
Nonostante i vantaggi, XEON non è privo di rischi. Ecco i principali:
1. Replica sintetica
XEON utilizza swap per replicare il tasso overnight (€STR), una tecnica che potrebbe risultare meno trasparente rispetto alla replica fisica. Sebbene il rischio sia gestito da controparti affidabili, per alcuni investitori la mancanza di titoli sottostanti tangibili può rappresentare un problema.
2. Rischio di rendimento negativo
In contesti di tassi zero o negativi, come avvenuto negli anni 2010, XEON può registrare rendimenti negativi. Ad esempio:
- Tra il 2015 e il 2022, l’ETF ha avuto anni consecutivi in rosso, arrivando a sfiorare il -4%.
- In caso di tassi negativi, si rischia di subire una perdita diretta sul capitale investito.
3. Impatti di disinvestimenti di massa
In situazioni di panico sui mercati, un afflusso o deflusso anomalo di capitali potrebbe temporaneamente creare squilibri tra il prezzo di mercato dell’ETF e il NAV (Net Asset Value). Anche se il meccanismo di arbitraggio tende a bilanciare rapidamente il prezzo, in situazioni estreme potrebbe esserci un rischio di breve termine.
4. Effetti di variazioni dei tassi di interesse
Un taglio repentino dei tassi potrebbe ridurre significativamente i rendimenti futuri. Inoltre, se emergono strumenti alternativi più competitivi, gli investitori potrebbero disinvestire in massa, causando una maggiore volatilità.
Alternative a XEON per parcheggiare liquidità
Se XEON presenta dubbi o non soddisfa pienamente le esigenze dell’investitore, esistono diverse alternative valide:
1. ETF ultrashort bond
Strumenti come ERNE o ERNX offrono esposizione a obbligazioni corporate o governative a breve termine.
- Pro: Rendimento più stabile anche in periodi di tassi negativi.
- Contro: Maggiore volatilità e tassazione al 26%.
2. Bond singoli a scadenza breve
Titoli di stato a breve termine o corporate bond possono rappresentare una soluzione diretta.
- Pro: Tassazione vantaggiosa (12,5%) per titoli di stato e prevedibilità del rendimento.
- Contro: Minor liquidità rispetto agli ETF.
3. Conti deposito e strumenti bancari
Per chi preferisce la semplicità, i conti deposito vincolati offrono rendimenti fissi senza rischio di mercato.
- Pro: Assenza di volatilità.
- Contro: Maggiore rigidità nell’accesso ai fondi.
4. ETF obbligazionari a scadenza fissa
Prodotti come gli iShares iBonds (es. IB25, scadenza 2025) combinano caratteristiche di ETF e bond tradizionali.
- Pro: Durata prestabilita e rendimento prevedibile.
- Contro: Tassazione al 26% per titoli corporate.
Conclusioni: XEON è la scelta giusta?
XEON è una soluzione eccellente per investitori che cercano un parcheggio di liquidità liquido e a basso costo, soprattutto in contesti di tassi moderatamente positivi. Tuttavia, non è esente da rischi, specialmente in periodi di tassi negativi o mercati estremamente volatili.
Alternative come bond ultrashort o ETF a scadenza fissa possono offrire rendimenti più stabili in determinate condizioni di mercato, ma spesso a costo di una maggiore complessità operativa o di una tassazione meno favorevole.