Stai pensando a Moneyfarm ma non ti fidi delle recensioni patinate? Cerchi opinioni reali, di persone che hanno investito i loro soldi e possono raccontare la loro esperienza, senza filtri?
Sei nel posto giusto.
Abbiamo setacciato centinaia di discussioni dai principali forum finanziari italiani per darti una visione completa, onesta e brutale di cosa significhi davvero essere un cliente Moneyfarm. Non troverai marketing, ma solo la voce degli investitori.
In questa inchiesta approfondita affronteremo:
- I costi reali di Moneyfarm, al di là di quello che vedi sul sito.
- I rendimenti effettivi che gli utenti hanno ottenuto (e perso).
- Il vero punto debole che quasi nessuno conosce: il regime fiscale e il suo impatto devastante sull’interesse composto.
- I problemi operativi più frustranti, dalla lentezza dei bonifici alla difficoltà nel disinvestire.
- I motivi per cui, nonostante tutto, molti utenti continuano a sceglierlo.
Sei pronto a scoprire la verità su Moneyfarm? Cominciamo.

Moneyfarm: Come Funziona, Spiegato Semplice (Per Chi Parte da Zero)
Prima di entrare nel vivo delle opinioni, facciamo un passo indietro. Moneyfarm è un servizio di Gestione Patrimoniale (GP), conosciuto anche come “robo-advisor”. In parole semplici, tu affidi i tuoi soldi a loro e un team di professionisti li investe per te in un portafoglio diversificato di ETF (Exchange Traded Funds), in base al tuo profilo di rischio. L’idea è semplice: tu non devi fare nulla, pensano a tutto loro. È una soluzione pensata principalmente per chi non ha tempo, voglia o le competenze per investire in autonomia.

I Costi di Moneyfarm Sotto la Lente degli Utenti
“Uno dei dubbi più frequenti sui forum riguarda la reale incidenza dei costi. Molti utenti si chiedono: ‘Oltre alla commissione di gestione, quanto pago realmente?'”. Questa domanda, ricorrente in ogni discussione, nasconde una verità fondamentale: i costi di Moneyfarm sono più complessi di come appaiono.
Come evidenziato da un consulente finanziario autonomo su Reddit, ci sono tre livelli di costo da considerare:
- Commissione di Gestione Moneyfarm: È il costo esplicito del servizio, che varia in base al capitale investito.
- IVA sulla Commissione: Un dettaglio spesso trascurato. La commissione pubblicizzata è IVA esclusa. Questo significa che un costo dell’1% diventa in realtà 1,22%.
- Costo degli ETF (TER): Moneyfarm investe in ETF, e ogni ETF ha un suo costo di gestione interno (chiamato TER). Questo costo non è incluso nella commissione di Moneyfarm e si attesta, in media, intorno allo 0,20% annuo.
Facciamo un esempio pratico per un portafoglio di 15.000€:
Tipo di Costo | Percentuale | Importo Annuo |
Commissione di Gestione | 1,00% | 150,00 € |
IVA al 22% sulla Commissione | 0,22% | 33,00 € |
Costo medio ETF (TER) | 0,20% | 30,00 € |
Costo Totale Annuo Stimato | ~1,42% | ~213,00 € |
A questi si aggiunge l’imposta di bollo dello 0,20% annuo. Il costo totale effettivo, quindi, supera spesso l’1,6% annuo. Come nota un utente, “sommando costi di gestione degli etf e costi di gestione di moneyfarm, si vanifica il vantaggio”.

Rendimenti Reali: Le Performance di Moneyfarm Viste dai Clienti
La domanda da un milione di dollari: ma alla fine, si guadagna? Le esperienze degli utenti sono un vero e proprio ottovolante emotivo e finanziario.
Molti investitori alle prime armi, attirati da performance passate, si sono scontrati con la dura realtà della volatilità. Un utente racconta: “Gestione disastrosa da parte di Moneyfarm in questi difficili giorni, da un guadagno di +33% sul portafoglio sono passato a +8%, gettati via 5 anni di investimenti.”
Altri riportano esperienze estremamente deludenti, soprattutto sui portafogli più prudenti. Un caso emblematico: “Esattamente 4 anni fa’, feci investire ad un parente 5.000€ su Moneyfarm portafoglio livello 3. Controvalore dopo 4 anni: 5.069,66€. Gain netto: 1,14%. Risultato decisamente penoso, qualsiasi conto deposito avrebbe fatto molto meglio.”
Certo, non mancano le esperienze positive. Un cliente con un portafoglio P6 (profilo di rischio alto) riporta: “Dopo 4 anni e mezzo è a +20% e sta cominciando a sovraperformare il pf personale fai da te.”
Tuttavia, il tema ricorrente è che i rendimenti, al netto di costi e tasse, spesso non giustificano i rischi corsi. Un commento riassume il sentimento generale: “Dopo 1 anno e mezzo e solo un misero +3.5% di profitto rispetto all’S&P500 un +20%, sono passato ad interactive Brokers. Ed è decisamente meglio gestire gli investimenti in modo autonomo.”

Il Vero Punto Debole: Il Regime Fiscale che Distrugge l’Interesse Composto
Questo è l’aspetto più tecnico, ma anche il più critico. Quasi nessuno ne parla, ma è il vero “killer silenzioso” dei rendimenti su Moneyfarm.
I portafogli Moneyfarm sono in regime del risparmio gestito. Cosa significa?
Significa che le tasse sulle plusvalenze (il cosiddetto Capital Gain) vengono pagate ogni anno, a fine dicembre, indipendentemente dal fatto che tu venda o meno le tue posizioni.
Un analista finanziario lo spiega chiaramente: “Non c’è cosa peggiore che pagare le tasse sui guadagni realizzati, vero? Bhè non c’è cosa ancora peggio di pagarle anche se non hai venduto… TOTALE DISTRUZIONE DELL’INTERESSE COMPOSTO.”
In un regime amministrato (quello che si usa quando si investe da soli tramite un broker), le tasse si pagano solo al momento della vendita. Questo permette ai tuoi guadagni di rimanere investiti e di generare altri guadagni, anno dopo anno. Con Moneyfarm, questo processo viene interrotto ogni 12 mesi, erodendo una parte del capitale che potrebbe continuare a crescere. Come commenta un utente, “la tassazione anticipata è un salasso.”

Le Critiche Più Comuni e i Problemi Ricorrenti
Analizzando le discussioni, emergono chiaramente alcuni problemi operativi e critiche strategiche che frustrano gli utenti:
- Lentezza Operativa: “La cosa più FASTIDIOSA? La latenza che intercorre tra bonifico o prelievo e caricamento sul ‘deposito’ […] Arriviamo a 20 giorni. Lo trovo inaccettabile.” Questa lamentela sulla lentezza dei trasferimenti è una costante. Anche i disinvestimenti richiedono tempo, spesso una decina di giorni, creando ansia in chi ha bisogno urgente di liquidità.
- Servizio Clienti Lento: “Ho provato a chiamare ma solo su prenotazione ed occorre circa 8 giorni.” In momenti di urgenza o panico di mercato, l’impossibilità di avere un contatto rapido è un punto a sfavore molto sentito.
- Gestione “Discutibile” nei Cali di Mercato: Molti utenti lamentano che la gestione attiva di Moneyfarm non protegga a sufficienza durante i crolli. Un utente scrive: “Visti tutti gli annunci di Trump sui dazi avrebbero dovuto proteggersi nei giusti tempi, invece lo hanno fatto quando i buoi erano già scappati, così ci perdiamo pure il recupero di questi giorni.”
- Comunicazione Insufficiente: La gestione del pagamento del Capital Gain a fine anno è un esempio di comunicazione poco chiara. “Io onestamente non ci ho capito niente su come hanno pagato il capital gain. Il meccanismo e le date sono poco chiare.”

Ma Allora, Perché Tanti lo Scelgono? I Punti di Forza Secondo gli Utenti
Se Moneyfarm ha tutti questi difetti, perché continua ad avere clienti? Le discussioni rivelano anche l’altra faccia della medaglia, quella che lo rende una scelta valida per un profilo specifico di investitore.
- Semplicità Imbattibile per i Principianti: “Chi critica moneyfarm non ha capito che è esattamente questo il target.” Per chi è un “analfabeta sugli investimenti” e non ha alcun interesse ad approfondire, Moneyfarm rappresenta una barriera all’ingresso bassissima. Un utente confessa: “scelsi il meno peggio [rispetto ai fondi bancari]”.
- Delega dello Stress Emotivo: “Pagando un ente terzo pago anche la distanza emotiva da un capitale che viene percepito come fuori dal mio controllo.” Per molti, il costo di Moneyfarm è il prezzo da pagare per non dover prendere decisioni sotto stress e non commettere errori dettati dall’emotività.
- Comodità del “Tutto Gestito”: La ragione principale è la comodità. “Io semplifico ancora di più e giustifico le commissioni nel non dover neanche pensare a quello.” È la soluzione perfetta per chi vuole impostare un PAC e dimenticarsene.

Moneyfarm vs Fai-da-Te (ETF): Il Dilemma Eterno dei Forum
La domanda “Moneyfarm o un portafoglio di ETF comprati per conto mio?” è la più dibattuta. Come abbiamo visto, l’investimento autonomo (“fai-da-te”) offre due vantaggi enormi:
- Costi Drasticamente Inferiori: Si eliminano le commissioni di gestione e l’IVA, pagando solo il costo interno degli ETF.
- Efficienza Fiscale: Si sfrutta il regime amministrato, pagando le tasse solo alla fine e massimizzando l’interesse composto.
Tuttavia, richiede studio, tempo e disciplina. La scelta, quindi, non è tecnica ma personale. Per chi vuole approfondire questo confronto, abbiamo scritto una guida dettagliata: [ARTICOLO MONEYFARM VS ETF].

Il Verdetto Finale del Diario del Risparmio: A Chi Conviene (e a Chi No)
Dopo aver analizzato centinaia di esperienze reali, possiamo tracciare un profilo chiaro.
Moneyfarm È una buona scelta per te se:
- Sei un principiante assoluto: Non sai da dove iniziare e l’alternativa è lasciare i soldi fermi sul conto o affidarti ai costosi fondi della tua banca.
- Non hai tempo o voglia di studiare: Il tuo tempo è prezioso e preferisci delegare completamente la gestione dei tuoi investimenti.
- Sei consapevole dei costi e del regime fiscale: Accetti di pagare un premio significativo per la comodità e la semplicità del servizio.
Moneyfarm NON è la scelta giusta per te se:
- Sei attento ai costi: Sei consapevole che ogni punto percentuale di costo erode i tuoi rendimenti nel lungo periodo.
- Vuoi massimizzare l’interesse composto: Hai capito l’importanza del regime amministrato e del differimento fiscale.
- Sei disposto a dedicare qualche ora allo studio: Hai capito che con un minimo di formazione (leggendo guide, libri o seguendo corsi) puoi costruire un portafoglio “fai-da-te” molto più efficiente, come un “portafoglio pigro”.

Le Domande che gli Utenti Pongono Davvero sui Forum (FAQ)
Posso disinvestire e chiudere il conto facilmente?
Sì, ma non è un processo immediato. Dalle esperienze degli utenti, sono necessari circa 10-15 giorni per riavere la liquidità sul proprio conto corrente. In caso di necessità urgenti, questa lentezza può essere un problema.
La tassazione è gestita da Moneyfarm?
Sì, Moneyfarm agisce come sostituto d’imposta. Il problema, come spiegato, è il come viene gestita: pagando le tasse ogni anno (regime gestito), il che è fiscalmente inefficiente per l’investitore di lungo periodo.
Cosa succede se Moneyfarm fallisce?
Moneyfarm è autorizzata da Consob e dalla FCA britannica. In caso di fallimento, i tuoi soldi non sono a rischio perché sono depositati presso una banca terza (Banca Sella) e gli strumenti finanziari sono intestati a te. Il tuo capitale è separato da quello aziendale di Moneyfarm.
I rendimenti sono garantiti?
Assolutamente no. Come ogni investimento in strumenti finanziari, il capitale non è garantito e il valore può oscillare, anche in modo significativo. Come dimostrano le testimonianze, è possibile subire perdite anche per periodi prolungati.
[…] di mercati globali, ma il tutto ti appare come una giungla fitta e inesplorabile. Poi, una luce: Moneyfarm. Un nome che suona moderno, semplice, rassicurante. Una piattaforma digitale che promette di […]
[…] Per capirlo, siamo scesi in trincea. Abbiamo passato al setaccio centinaia di commenti, discussioni online e testimonianze dirette di investitori reali. Ne è emerso un quadro complesso, fatto di luci abbaglianti e di ombre profonde, che racconta il viaggio dell’investitore moderno, dalle prime speranze alle dure lezioni. Questa non è la solita recensione. Questa è la storia vera, senza filtri, delle opinioni su Moneyfarm. […]